Poesia di W.B. Yeats “Il bambino rapito”

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Irlanda -La cascata di Yeats
Irlanda -La cascata di Yeats

Un viaggio in Irlanda con W.B. Yeats

Nel mio lungo viaggio in Irlanda, ho seguito le orme del mio poeta preferito e sono giunta fino alla contea di Sligo. Yeats stesso la definì sua patria spirituale e la chiamò “la terra dei desideri e del cuore“.
Nonostante infatti Yeats fosse nato a Dublino, si trasferì a Sligo sin da giovanissimo eleggendola, cosi, terra della sua infanzia. Lì visse fino alla morte, avvenuta nel 1939. E lì é sepolto. Nel piccolo cimitero di Drumcliff.
Dopo aver attraversato tutta l’irlanda del Sud, ho proseguito sulla costa orientale seguendo la maestosa Wild Atlantic Way. Finché stanca, dopo chilometri di oceano, scogliere vertiginose e vento, ho deciso di riposarmi anche io, come Yeats a suo tempo, nell’incantevole paesaggio ai piedi del Ben Bulben. La montagna che, con la sua maestosa e particolarissima sagoma, incombe sulla costa di Sligo. Sarà questa montagna, bellissima e dorata negli infuocati tramonti, a influenzare così tanto la produzione poetica di Yeats. Furono proprio questi luoghi incantati di boschi, laghi e cosi ricchi di folclore e leggende, a ispirare il poeta. Qui, sulle rive del lago dell’isola di Innisfree scriverà i suoi versi più belli.
Io ne leggo uno per voi. La celeberrima “il bambino rapito“. Alle mie spalle, il paesaggio fatato del lago di Innisfree con la sua misteriosa isola disabitata e la Glencar Waterfall.

The Stolen Child

Where dips the rocky highland
Of Sleuth Wood in the lake,
There lies a leafy island
Where flapping herons wake
The drowsy water-rats;
There we’ve hid our faery vats,
Full of berries
And of reddest stolen cherries.
Come away, O human child!
To the waters and the wild
With a faery, hand in hand,
For the world’s more full of weeping than you can understand.

William Butler Yeats, 1886

Traduzione:

Il Bambino rapito

Dove l’altopiano roccioso
Di Sleuth Wood si tuffa nel lago,
Lì giace un’isola di foglie
Dove il battito d’ali degli aironi
Sveglia gli assonnati topi d’acqua
Lì abbiamo nascosto i tini delle fate,
Colmi di bacche
E delle più rosse ciliege rubate.
Vieni via, Oh bambino umano
Verso l’acqua ed il selvaggio
Mano nella mano, con una fata,
Al mondo ci sono più lacrime di quanto tu possa capire.

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