Di Paola Casulli |
Ero di ritorno a casa dalla città dove mi ero recata per lavoro.
Il viaggio prevedeva una coincidenza e per il prossimo treno c’era da attendere una mezz’ora buona.
La libreria è proprio a due passi, strabocca di carta scritta, di copertine ammiccanti, di pagine e pagine piene di storie….
Che fare? Mica si può restare fuori e perdersi tutte le ultime novità… giammai
Entro, trascinandomi dietro il mio trolley che immancabilmente si incaglia contro un’alta e slanciata scaffalatura appena dopo l’entrata.
La guardo come si guarda una persona che ti ha appena dato una gomitata nel fianco in metropolitana;
solo che “lei” non è un persona e si presenta addobbata da una serie di pacchetti in “red” con alcune frasi riportate sulla carta e uno spago grezzo a sigillarne il contenuto, misteriosamente.
Mi attrae ma non riesco a capire cosa possano essere tutti quei pacchettini dalle varie forme e mi allontano ruminando ipotesi e nutrendo un lieve disappunto che si ha per le cose che non si riescono a comprendere.
Qualche sera dopo, una di quelle cene con l’amica curiosa di tutto, amante di cinema, libri e arte.
L’amica ideale per trascorrere un paio di ore in cui l’emisfero destro si scatena con la creatività, ben oltre i pensieri abitudinari, ovvi e scontati.
Questa amica, tra un boccone e l’altro mi dice testualmente: “hai visto che figata ‘sta trovata qua?”
E incomincia a smanettare sul suo smartphone fino a che non trova su Pinterest pagine e pagine di un mondo di carte colorate, fiori secchi, timbri a fuoco e disegni.
Tutti decori per impacchettare libri che non si…. vedono!!
Ah, ma allora ci risiamo! Ecco scoperto l’arcano: erano libri quelli visti sugli scaffali in stazione!
Probabilmente tu, a differenza di me, hai già sentito parlare di appuntamenti al buio con i libri:
“Blind date with book”!
libri avvolti in carta colorata con poche parole chiave
o una recensione all’esterno
per indicare che tipo di sorpresa attende il lettore.
Sarà… ma perché mai incartare un libro che non posso vedere? I libri sono ricoperti di carta colorata che NON lasciano in alcun modo trapelare la copertina nascosta all’interno. Non si può sbirciare per vedere quale sarà la copertina del libro; non sai nulla dell’aspetto del libro e non hai modo di sfogliare le pagine per vedere se la storia nascosta da quella copertina sconosciuta è qualcosa che potrebbe piacerti. Insomma non hai idea di come sia il libro finché non lo acquisti.
Gli unici dettagli del libro che ottieni sono le parole descrittive sulla carta colorata che lo avvolge; questi dettagli sono vaghi e generalizzati e dovrebbero darti, in teoria, un’informazione pertinente per descrivere il romanzo nascosto all’interno.
Oa, non lo so come la pensi, amante dei libri e lettore compulsivo come me, ma una cosa è certa. Forse può anche risultare un modo divertente per scoprire qualcosa di nuovo da leggere. Sicuramente ci troviamo fuori dalla nostra zona di comfort ma, proprio come molti appuntamenti al buio, le cose non sempre funzionano.
Quelle poche parole chiave potrebbero aver tralasciato qualcosa di importante per te come lettore e potresti inconsapevolmente scegliere un titolo che mai ameresti leggendo per esempio una recensione che non suscita il tuo interesse.
Ad un appuntamento al buio con un libro le apparenze non sono la prima cosa che puoi giudicare. Non sai quasi nulla dell’aspetto del libro, a parte il suo spessore e le sue dimensioni.
Insomma si manca il bersaglio: potrebbe essere qualcosa che hai già letto o che non è di tuo gusto.
Io sono una di quelle lettrici che sceglie per l’immagine di copertina, per il titolo o solo per aver letto la quarta di copertina. Ma so di molti che scelgono dopo averne sentito parlare, per aver letto una buona recensione, o perché l’amica divoratrice di libri gliel’ha consigliato… cosa che è di per se ottima garanzia. Insomma qualunque cosa tranne che per il fatto di vederlo accuratamente incartato, contrassegnato con indizi intriganti che alludono al titolo misterioso all’interno. Diventa un oggetto grazioso, forse anche una piccola opera d’arte per la confezione e l’aspetto, ma non un libro!
Del resto la copertina la usiamo come strategia non solo con i libri ma anche per le locandine di film, copertine di CD, brevi anteprime prima di un film, pubblicità, riviste. Nel caso di libri la copertina ci indirizza anche sul genere: mistero, romanticismo, classici, horror, avventura, fantascienza, storici.
Tuttavia la sua storia è intrigante.
L’appuntamento al buio con un libro
è iniziato in una notte fredda e piovosa
nella libreria di Elizabeth a Sydney, in Australia.
Uno dei membri del suo staff ha iniziato a scegliere libri che non erano sul radar delle persone ma che erano ottime letture. Sono stati quindi avvolti in carta marrone con alcuni indizi scritti sul davanti che alludevano al libro all’interno. È stato un successo sorprendente e immediato con i clienti.
I nuovi lettori hanno adorato la selezione curata di libri e il fatto che fossero confezionati in maniera deliziosa. Addirittura alcuni clienti se ne stavano per strada con gli amici a giocare a indovinelli letterari cercando di indovinare cosa ci fosse dentro il libro mentre bevevano il loro caffè e aspettavano un autobus.
Per gioco potrei anche io pensare di spendere 15/20 euro in un libro al buio. Potrei scoprire di trovare il libro della mia vita, proprio come in un appuntamento alla cieca con qualcuno mai visto prima in vita mia.
Ma attenzione ci sono sempre i pro e i contro. Acquistare un libro al buio è una buona opzione?
Scopritelo e lasciate qui, nei commenti, le vostre esperienze!
Bonne chance à tous mes amis lecteurs
@INCANTOerrante