1 – Nome e Cognome:
Paola Casulli
2 – Professione:
Bibliotecaria
3 – Passioni / hobby:
Scrivere, fotografare, viaggiare. Riempire interi taccuini di acquerelli, biglietti aerei, e autografi di gente incontrata durante i miei viaggi. Per avere sempre con me pezzetti di mondo lontano.
4 – Quale significato hanno per Te arte e cultura:
Cultura deriva dal latino “colere”, coltivare. Io la intendo, insieme all’arte, da un punto di vista antropologico. Dove ciascun membro di una collettività, “coltiva” il proprio spirito e quello dell’altro per far germogliare un comune senso etico e morale. L’arte e la cultura, dunque, come strumento privilegiato per determinare un patrimonio di regole e modelli volto alla crescita spirituale dell’umanità.
5 – Artisti preferiti:
Passando da un’epoca ad un’altra come in una macchina del tempo, direi le atmosfere essenziali di Edward Hopper, i ritratti conturbanti di Dante Gabriel Rossetti, l’esotismo di Henry Rousseau, i corpi evanescenti di Pierre Puvis de Chavannes… e tanti altri. Su tutti Jack Vettriano. Il suo “The singing Butler” mi fa sognare di danzare almeno una volta nella vita su una spiaggia deserta a piedi nudi, fasciata in un lungo abito rosso, con il vento sulla schiena.
6 – Progetti attuali:
Far decollare il mio ultimo libro di poesie (Sartie, lune e altri bastimenti) e terminare la mia raccolta di racconti per una pubblicazione spero imminente.
7 – Sogni nel cassetto:
Compiere il tanto agognato giro del mondo con l’uomo che amo e realizzare un libro di reportage, anche fotografico, sulle realtà vissute durante il viaggio.
8 – Essere intelligente vuol dire per te:
Per me l’intelligenza non si scardina dal suo significato più profondo. Ossia dal concetto di intelligenza emotiva. Conoscere, controllare e gestire le proprie emozioni per migliorare la capacità umana di adattamento all’ambiente e agli innumerevoli, profondi cambiamenti sociali e culturali della nostra epoca.
9 – Dove va l’umanità di oggi?:
Si avvia verso un grande periodo di giustizia, di pace e di progresso. Solo che noi ora non riusciamo a vederlo perché viviamo nel grande, terribile momento di transizione. Imbrigliati come siamo nelle nostre paure per il diverso e il lontano da noi. Immobilizzati dalle guerre e dai conflitti. Coalizzati sterilmente gli uni contro gli altri. Siamo popoli senza coerenza spirituale e culturale, privati di veri leader che sappiamo guidarci. Ma il massiccio, imponente spostamento di masse da un continente all’altro a cui stiamo già assistendo e l’allarme climatico a cui si dovrà far fronte, porterà ad un assestamento storico senza precedenti. Ad una integrazione di popoli, lingue e culture che, volenti o nolenti, ridisegnerà le mappe di un mondo migliore.
10 – Dove conduce l’arte contemporanea?:
L’arte contemporanea oggi é alquanto caotica e priva di quel significato che un medium immortale e di fondamentale importanza dovrebbe avere. Leggo in questa deriva il probabile riflesso dei tempi in cui agisce e si dispiega e una pericolosa omologazione degli artisti che non cercano di smuovere l’animo o le coscienze dell’osservatore quanto inseguire un apprezzamento sovente superficiale e qualunquista.
11 – Ti piace sperimentare? :
Vorrei ma non posso. Avere una forte propensione verso nuove ricerche di indagine non é sufficiente. Sperimentare vuol dire conoscere approfonditamente ciò che determina le nuove problematiche. Confrontarsi con i cambiamenti epocali che ci attraversano.
Mettere in atto le giuste innovazioni stilistiche sia in campo poetico che artistico che ridefiniscano il linguaggio e la comunicazione. Mica roba facile!
12 – Preferisci l’arte viva (teatro, performance live etc.) oppure scegli la registrazione (cinema, CD, YouTube etc.):
Adoro entrambe. Il teatro é una delle mie vocazioni e svela il contrasto tra realtà e finzione. Mette in atto tutte le convenzioni che si celano dietro le maschere di ciascuno. Il cinema, se non ridotto a consumo di massa, ci permette di approfondire il nostro concetto di estetica nelle sue forme più concettuali ed è insieme conoscenza storica, sociologica e di costume.
13 – Libri preferiti:
Il viceré di Ouidah di Bruce Chatwin, Canone inverso di Paolo Maurensing, Anime alla deriva di Richard Mason.
Aggiungo tutta la letteratura americana del ‘900.
14 – Secondo te i social network sono importanti? :
Direi di si perché permettono lo sviluppo di relazioni anche internazionali che, se pur virtuali, sarebbero altrimenti impossibili data la distanza considerevole tra un luogo e un altro. Di convesso c’è il pericolo di una dipendenza che, sempre in agguato, incrementa la solitudine e una sorta di autismo dell’anima.
Io personalmente preferisco di gran lunga i rapporti vis-à-vis.
15 – Che cosa vorresti augurare ai nostri lettori?:
Un mosaico di valori nuovi e una rinnovata, forte connessione con le nostre emozioni.
Gruppoculturalevalchiria.blogspot
Izabella Teresa Kostka
Per il Gruppo per la diffusione della cultura e dell’arte “Valchiria”.