Biografia
Lorenzo Linthout nasce nel 1974 a Verona, città nella quale vive. A ventiquattro anni si laurea presso la Facoltà di Architettura “Biagio Rossetti” dell’Università degli Studi di Ferrara.
Agli studi di architettura unisce il concetto dell’immagine con l’intento di “vedere” e “fermare” l’istante di un momento attraverso gli ingranaggi dell’universo fotografico astraendone significati spazio-temporali dal mondo reale per portarli su di una superficie bidimensionale, creando un ponte reale fra codifica e decodifica di fenomeni ed immagini.
Predilige il tema dell’urban-street che, associato al continuo interrogativo del rapporto fra incomunicabilità e spazi urbani, fra l’uomo e l’architettura, fra l’indicibilità del reale e la solitudine del soggetto -temi che ritiene onnipresenti di questo secolo- cerca di fermarli attraverso immagini dal carattere metafisico.
Negli ultimi anni ha esposto in mostre personali e collettive a San Michele (Torino), Fubine (Alessandria), Milano, Gorgonzola (Milano), Pessano con Bornago (Milano), Genova, Camogli (Genova), Verona, Isola della Scala (Verona), Villafranca (Verona), Bonferraro (Verona), Mussolente (Vicenza), Belluno, Ronchi dei Legionari (Gorizia), Trieste, Brescia, Sirmione (Brescia), Desenzano del Garda (Brescia), Castiglione delle Stiviere (Mantova), Castelgoffredo (Mantova), Ponti sul Mincio (Mantova), Ostellato (Ferrara), Comacchio (Ferrara), Mesola (Ferrara), Argenta (Ferrara), Sant’Alberto (Ravenna), Forlì, Selbagnone (Forlì-Cesena), Firenze, Lucca, Livorno, Pergine Valdarno (Arezzo), Citerna (Perugia), San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), Roma, Ceccano (Frosinone), Latina, Potecagnano Faiano (Salerno), Angri (Salerno), Bari, Matera, Marineo (Palermo), Riposto (Catania), Giarre (Catania), Londra/London (Regno Unito), Losanna/Lausanne (Svizzera), Lussemburgo/Luxembourg (Granducato di Lussemburgo), Amburgo/Hamburg (Germania), Cracovia/Krakow (Polonia), Gyor (Ungheria), Budapest (Ungheria), Postumia/Postojna (Slovenia), Fiume/Rijeka (Croazia), Podgorica (Montenegro) e Berat (Albania).
e-mail:lorenzo@linthout.it
web-site: www.linthout.it
I bambini di Baluty
“Dzieci Baluty – murale pamieci” o “Baluty’s childrens – memory murals” è un modo innovativo che racconta la storia dei bambini polacchi ebrei di Baluty, all’interno del distretto di Lodz, dove durante l’occupazione tedesca iniziata nel 1939 fu istituito il Ghetto della rinominata città Litzmannstadt, il secondo per grandezza in Polonia.
Il progetto, dedicato ai bambini di Lodz che hanno vissuto nel Ghetto, piccoli eroi senza nome, è stato realizzato dagli artisti Piotr Saul e Damian Idzikowski; questa realizzazione vuole ricordare la storia della città, attraverso dipinti che mostrando le sagome autentiche dei bambini al tempo dell’occupazione, basati da rare fotografie d’archivio.
Le immagini, che formano un percorso della memoria, hanno forma e grandezza naturale ed adornano le facciate degli edifici ancora oggi presenti nell’ex Ghetto.
Il distretto Baluty sta diventando sempre più popolato, gli edifici sono fitti, ma improvvisamente, le case scompaiono, ad un certo punto c’è solo un marciapiede, una scia di ciottoli che sembra condurre nel nulla, ma in realtà porta là, da dove provengono i figli di Baluty.
Le immagini sono mute, vivono nelle vie Berlinskiego, Przemysłowa, Spacerowa, Zielna, Gesia, Lagiewnicka, Wojska Polskiego, Reja, Starosikawska e Franciszkanska, in un mondo reale della finzione, nel sospetto, nelle storie, nei paesaggi e nelle fotografie. Sappiamo che hanno vissuto a Lodz, che sono stati presi da qui e portati successivamente nei campi di concentramento, che hanno giocato o hanno sofferto. Indossavano questo cappello, quello zaino, quelle scarpe, quel vestito; qualcuno di loro giocava con un cavallo a dondolo o con un finto fucile a scoppio.
Fotografie di Lorenzo Linthout